E’ stato senza dubbio un anno faticoso per tutti, caratterizzato dai sacrifici e dalle separazioni tra individui, famiglie che mai nell’immaginario avremmo potuto prevedere- afferma Maria Cavallo – Presidente della Commissione di albo nazionale degli Assistenti sanitari-. Un anno dove una mascherina è stata l'outfit doveroso ma anche un anno che ricorderemo per la speranza dei vaccini. In ognuno di noi sono convissute emozioni contrastanti che oscillavano ogni volta dallo sconforto alla speranza, dalla chiusura alla ripartenza. Mai una dicotomia emozionale è stata vissuta in pochi mesi come quelli appena trascorsi.
Oggi, grazie alla scienza, abbiamo a disposizione i primi vaccini e presto arriveranno le sue varianti . Un numero crescente di cittadini si sta vaccinando-il personale medico sanitario ha concluso la sua fase vaccinale e noi, come assistenti sanitari stiamo facendo la nostra parte. Un impegno, il nostro, già intrapreso dalle professioni sanitarie che fan parte della Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP, che hanno operato in regime di emergenza ed ora affronteranno la quotidianità della ripresa socio-sanitaria.
In questi giorni abbiamo assistito ad una mole di persone che ci chiedono rassicurazioni sul vaccino e sui suoi effetti- spiega Cavallo. Purtroppo negazionisti o coloro che comunque non sono informati a dovere fanno presa più che medici e professionisti sanitari come noi che invece siamo preposti a dare comunicazioni in merito. Vorrei, dunque, rassicurare tutti. Abbiamo stilato un manifesto su questo (vedi allegato) .Tutti i vaccini, quello ora disponibile e quelli che tra poco arriveranno sono costituiti da una molecola di RNA messaggero (mRNA) avvolta in un guscio di lipidi. Questa molecola di mRNA non è in grado di diffondersi o indurre mutazioni nel DNA della persona che la riceve poiché si degrada naturalmente dopo pochi giorni. E’ capace però di portare alla produzione della proteina spike, cioè quella proteina che permette al nuovo coronavirus di attaccare e infettare le cellule umane. Non essendo coinvolti virus interi o vivi, il vaccino non può causare la malattia. La proteina spike sarà riconosciuta come estranea (antigene) dal sistema immunitario che produrrà così anticorpi neutralizzanti specifici in grado di bloccare il coronavirus.
Siamo a disposizione di tutti, come nostro obiettivo, abbiamo quello di assistere pertanto, vorremmo rasserenare i cittadini e sollevare ogni dubbio. Il nostro lavoro è anche questo-conclude Cavallo.